OMOCISTEINA: un esame che può fare la differenza
L’omocisteina non è solo un
numero: è un campanello d’allarme silenzioso.
Quando i suoi valori si alzano, può spiegare tanti sintomi quotidiani che
spesso vengono liquidati come “stress” o “stanchezza” (leggi di più sullo
stress).
Sintomi frequenti legati a omocisteina alta
- Stanchezza cronica e mente “annebbiata” (sonno)
- Difficoltà di memoria e concentrazione
- Mal di testa o emicranie ricorrenti
- Ansia, sbalzi d’umore, depressione (teoria polivagale)
- Pressione alta o palpitazioni
- Dolori muscolari e articolari senza motivo chiaro
- Aborti ricorrenti o difficoltà di concepimento
Molti pazienti cercano risposte per anni senza capire che il problema potrebbe essere nascosto proprio qui.
Perché si alza l’omocisteina?
1. Carenza di vitamine del
gruppo B
B9, B12 e B6 sono fondamentali per trasformare l’omocisteina in sostanze utili.
Se mancano, si accumula nel sangue (vitamine
del gruppo B).
2. Mutazione genetica MTHFR
Chi ha varianti del gene MTHFR (C677T o A1298C) fatica a utilizzare
correttamente l’acido folico.
→ Questo rallenta il metabolismo e aumenta i livelli di omocisteina (omocisteina
e MTHFR).
3. Alimentazione
Troppi zuccheri raffinati, alcol e fumo.
Pochi alimenti ricchi di folati, colina e betaina (verdure a foglia verde,
uova, barbabietola, quinoa).
4. Stress cronico e
infiammazione
Cortisolo alto, infiammazione
di basso grado e microbiota
intestinale alterato bloccano la corretta detossificazione.
5. Patologie e farmaci
Problemi renali, tiroidei o l’uso prolungato di farmaci come gli IPP possono
alzare i valori. Anche il malassorbimento intestinale (celiachia, disbiosi,
intestino irritabile) è una causa frequente.
6. Età e stile di vita
sedentario
Con l’età l’efficienza del metabolismo cala, e la sedentarietà peggiora il
quadro.
Il paradosso dei valori normali
Molti laboratori considerano
“normale” fino a 12–15 µmol/L.
In realtà, già sopra i 9 µmol/L il rischio cardiovascolare, neurologico
e infiammatorio
aumenta in modo significativo.
La buona notizia
Si può intervenire con strategie semplici ed efficaci:
- Usare vitamine B nelle forme attive (B9 metilfolato, B12 metilcobalamina, B6 P5P)
- Integrare nutrienti come colina e betaina (presenti in barbabietola, spinaci, quinoa)
- Prendersi cura del microbiota e delle tight junctions
- Ridurre fumo, alcol e zuccheri, muoversi di più
Perché è importante controllarla
L’omocisteina è il filo che unisce
genetica, nutrizione e stile di vita.
Controllarla almeno una volta l’anno significa fare vera prevenzione su:
- cuore e vasi sanguigni (colesterolo e metabolismo)
- cervello e memoria (asse intestino-cervello)
- gravidanza e fertilità
- invecchiamento e longevità (nervo vago, via colinergica antinfiammatoria)
Risorse di approfondimento
- Teoria polivagale
- Sonno e rigenerazione
- Asse intestino-cervello
- Blocco metabolico
- Rompere vecchi schemi
- Microbiota e disbiosi
- Infiammazione cronica silente
- Tight junctions e barriera intestinale
- Via colinergica antinfiammatoria
- Nervo vago
- Magnesio
- Vitamine del gruppo B
- Reflusso gastroesofageo ed ernia iatale
- Alimenti alcalini e dieta alcalina
- Acidità di stomaco e reflusso
- Alimenti da evitare con il reflusso
- Istamina
- Vitamina D e K2
- Omocisteina e mutazione MTHFR
- IPP
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