Occhi, Intestino e Nervo Vago: Una Connessione Inaspettata che Influenza la Salute Visiva
Quando pensiamo alla salute oculare, raramente consideriamo il ruolo che l’intestino e il microbiota giocano nel benessere degli occhi.
Il nostro intestino è il più vasto organo del corpo (circa 400 mq di superficie) e ospita il 90% dei batteri dell’organismo, influenzando infiammazione, sistema immunitario, equilibrio neurovegetativo e persino la funzionalità degli organi di senso.
L’Asse Intestino-Occhio e il Ruolo del Nervo Vago
Intestino e occhi comunicano attraverso il nervo vago, il principale nervo del sistema parasimpatico che collega cervello, cuore e apparato digerente. Questo collegamento – noto come asse intestino-cervello – condiziona anche la regolazione dell’equilibrio stress – recupero/benessere, con effetti che si riflettono sulla vista.
Una disbiosi intestinale (squilibrio della flora batterica) può attivare risposte infiammatorie croniche, che a loro volta aggravano problemi oculari come occhio secco, degenerazione maculare e glaucoma. Quando l’intestino è infiammato, il nervo vago trasmette segnali alterati al cervello, generando una disregolazione neurovegetativa che coinvolge anche la funzione visiva.
Infiammazione, Stress e Manifestazioni Oculari
Il microbiota è un regolatore chiave della salute. Se alterato, genera un’infiammazione sistemica che può raggiungere gli occhi e favorire patologie come:
- Uveite
- Occhio secco
- Degenerazione maculare legata all’età
Anche malattie intestinali come Crohn e colite ulcerosa presentano manifestazioni oculari (episclerite, uveite, secchezza oculare).
Molti disturbi oculari localizzati – come calazio o orzaiolo – non sono solo problemi di ghiandole palpebrali, ma il riflesso di un sistema immunitario indebolito, di stress cronico e di un microbiota alterato.
La Clinica: Occhi, Intestino e Stile di Vita
Non di rado arrivano in studio persone con disturbi che si presentano in più sedi contemporaneamente: ano, vagina, congiuntiva. Tutti sintomi che sembrano separati, ma che in realtà hanno una radice comune nell’intestino e nello stress cronico.
Molti di questi pazienti hanno fatto dello stress una consuetudine, senza rendersi conto che le continue secrezioni di cortisolo hanno progressivamente alterato il sistema neurovegetativo, generando una disregolazione del microbiota. Questo ecosistema, che vive in rapporto 1:1 con le nostre cellule, influenza direttamente la qualità della risposta del sistema immunitario e lo stato infiammatorio generale (infiammazione di basso grado).
HRV e Approccio Integrato
In questo contesto, la misurazione HRV rappresenta uno strumento prezioso per valutare lo stato di equilibrio stress – recupero/benessere e la capacità dell’organismo di adattarsi allo stress.
Un HRV basso indica una ridotta flessibilità del tono vagale e un corpo che fatica a recuperare equilibrio, con ripercussioni non solo sull’intestino e sul sistema immunitario, ma anche sulla salute visiva.
Per questo l’intervento non può limitarsi al singolo sintomo, ma deve abbracciare lo stile di vita nella sua interezza:
- Gestione dello stress
- Sonno
- Regolazione emotiva
- Movimento
- Alimentazione
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