Perché scelgo proprio lei/lui? Le 5 ferite dell’anima nelle relazioni amorose
Molti si chiedono:
“Perché mi innamoro sempre delle persone sbagliate?”
oppure “Perché ripeto gli stessi schemi relazionali?”.
La risposta spesso si trova dentro le 5 ferite dell’anima:
Rifiuto, Abbandono, Umiliazione, Tradimento e Ingiustizia.
Queste ferite, che nascono nelle prime fasi della vita, diventano come lenti invisibili con cui guardiamo il mondo:
influenzano le nostre credenze, le aspettative e soprattutto… la scelta del partner.
🔥 L’amore che accende la ferita
Molte relazioni nascono dall’attrazione verso chi risveglia il nostro dolore originario.
- Chi porta la ferita di abbandono tende a scegliere partner instabili, sempre in bilico tra il restare e l’andare via.
- Con la ferita di rifiuto, ci si lega a chi fa sentire mai abbastanza.
- Nell’umiliazione, si finisce spesso accanto a chi sminuisce o ridicolizza.
- La ferita di tradimento si attiva con persone poco fedeli o poco affidabili.
- La ferita di ingiustizia richiama partner rigidi, critici o controllanti.
È come se l’inconscio ci spingesse a rivivere la stessa
scena, sperando di cambiare il finale.
Ma senza consapevolezza, il dolore si ripete.
Altre volte, invece, cerchiamo chi tampona la nostra ferita.
- L’abbandonato trova un partner iper-presente e rassicurante.
- Il rifiutato incontra chi lo idealizza e lo mette al centro.
- L’umiliato si lega a chi lo ammira.
- Chi ha vissuto il tradimento si affida a persone iperfedeli.
- Chi sente l’ingiustizia si rifugia accanto a partner dolci e flessibili.
Questa dinamica porta sollievo… ma rischia di trasformarsi in dipendenza emotiva: l’altro diventa una “stampella” più che un compagno con cui crescere.
🔗 Le 5 Ferite dell’Anima: quali si attraggono nelle relazioni?
Le ferite si incontrano in due modi:
- Accensione → l’altro fa rivivere la tua stessa ferita.
- Compensazione → l’altro copre momentaneamente la ferita che porti.
Schema delle attrazioni tipiche
Ferita |
Si attrae con… |
Dinamica che si crea |
Rifiuto |
Tradimento / Ingiustizia |
Il rifiutato teme di non valere → attrae chi tradisce o giudica, confermando il suo dolore. |
Abbandono |
Tradimento / Rifiuto |
L’abbandonato si lega a partner incostanti o sfuggenti → la paura di restare solo si riattiva. |
Umiliazione |
Ingiustizia / Rifiuto |
L’umiliato trova chi critica o svaluta → diventa dipendente dal bisogno di approvazione. |
Tradimento |
Abbandono / Rifiuto |
Il tradito cerca fedeltà assoluta → attrae partner instabili che rafforzano la sua diffidenza. |
Ingiustizia |
Umiliazione / Tradimento |
L’ingiusto (rigido, controllante) si lega a chi lo fa sentire impotente o non rispettato. |
🌱 Nota importante
Queste attrazioni non sono un destino inevitabile: sono schemi
inconsci che ci guidano finché non diventiamo consapevoli.
Una volta riconosciuti, la coppia può trasformarli in occasioni di crescita
reciproca, invece che in prigioni di dolore.
⚡ Quando l’amore diventa punizione: il silenzio come arma
A volte le ferite non si esprimono solo nella scelta del
partner, ma anche nei comportamenti quotidiani.
Un esempio tipico è la punizione attraverso il silenzio: non rispondere
ai messaggi, alle chiamate, negare attenzione.
Questo atteggiamento, chiamato anche silent treatment, ha diverse radici:
- Vendetta emotiva → “Mi hai ferito, allora ti faccio sentire lo stesso dolore”.
- Controllo → il silenzio serve a ribaltare il potere nella relazione.
- Protezione della ferita → dietro il gesto c’è quasi sempre un dolore originario:
- Rifiuto: “non rispondo perché temo che tu non mi voglia davvero”.
- Abbandono: “sparisco per farti sentire la mia paura di restare solo”.
- Umiliazione: “ti ignoro per farti provare vergogna e colpa”.
- Tradimento: “non ti rispondo per punirti e metterti alla prova”.
- Ingiustizia: “ti tolgo la parola perché credo che non te lo meriti”.
Dal punto di vista del sistema nervoso, questo comportamento è spesso una forma di attacco-passivo o una reazione dorsovagale/freezing: non so comunicare il mio dolore → lo trasformo in silenzio punitivo.
Ma il risultato è tossico: l’altro si sente ansioso, colpevole o impotente, e il conflitto si amplifica.
👉 La trasformazione avviene quando la coppia impara a parlare delle ferite, anziché agire con punizioni.
💚 Verso una relazione sana
Non esiste una coppia senza ferite. Esistono però partner che, invece di ferirsi, scelgono di riconoscere le proprie fragilità e rispettarle.
Una relazione sana nasce quando:
- posso mostrarmi fragile senza paura di essere giudicato,
- non devo “guadagnarmi l’amore”,
- sento un senso di sicurezza che calma il sistema nervoso,
- si costruisce insieme resilienza e coerenza cardiaca, il ritmo interiore che porta equilibrio tra stress e benessere.
In altre parole: non è più “io accendo la tua ferita e tu la mia”, ma “io vedo la tua ferita e scelgo di non ferirla”.
🌟 Conclusione
Scegliamo l’altro perché ci somiglia nelle ferite o perché
le compensa.
A volte lo puniamo perché non sappiamo esprimere il nostro dolore.
Il vero salto avviene quando una coppia diventa specchio
consapevole: non un luogo dove rivivere il trauma, ma uno spazio dove trasformarlo.
Allora l’amore diventa casa, non battaglia.
Gaspare Beltrano
HRV Specialist - Osteopata
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