La Gelosia in Uomo e Donna: tra Neuroscienze, Emozioni e Ferite
La gelosia è una delle emozioni più fraintese.
Spesso viene etichettata come “segno di amore”, ma in realtà
è un campanello d’allarme che ci parla di insicurezza, paura e ferite
emotive non guarite.
Uomo e donna la vivono in modo simile sul piano neurofisiologico, ma con
sfumature diverse legate a storia, biologia e cultura.
🔹 Neuroscienze: cosa accade nel cervello
La gelosia attiva le stesse aree cerebrali del dolore sociale e della minaccia:
- amigdala → allerta e sospetto;
- insula → sensazione viscerale di disagio;
- corteccia cingolata anteriore → sofferenza da esclusione;
- ipotalamo → rilascio di cortisolo e adrenalina.
👉 L’effetto: il corpo si
prepara alla difesa (lotta/fuga).
Questo abbassa l’HRV, segnalando perdita di coerenza e ridotta capacità di
autoregolazione emotiva.
- Donna: la gelosia si lega spesso alla paura di perdere attenzione, affetto e riconoscimento emotivo.
- Uomo: tende a percepirla come minaccia di tradimento sessuale o perdita di status (rabbia, competizione).
🔹 Teoria Polivagale: sicurezza o minaccia?
Il sistema nervoso reagisce in base a come percepisce il legame:
- Vago ventrale (connessione) → sicurezza, apertura, capacità di fidarsi.
- Simpatico (lotta/fuga) → controllo, accuse, confronto aggressivo.
- Vago dorsale (freezing) → chiusura, freddezza, distacco per non soffrire.
👉 La gelosia, quindi, non misura l’amore ma l’insicurezza relazionale.
🔹 Le 5 ferite dell’anima e la gelosia
Ogni ferita può alimentare la gelosia in modo diverso:
- Rifiuto → paura di non essere abbastanza, di essere sostituiti.
- Abbandono → terrore di restare soli, ipercontrollo sull’altro.
- Umiliazione → sensazione di non valere, confronto doloroso.
- Tradimento → sospetto costante, difficoltà a fidarsi.
- Ingiustizia → percezione di squilibrio (“io do tanto, tu non ricambi”).
👉 Differenze:
- La donna spesso la vive interiorizzando (“non sono abbastanza”).
- L’uomo tende a esternalizzarla in rabbia o competizione (“non puoi mancarmi di rispetto”).
🔹 HRV e autoregolazione
- HRV alta e coerente → capacità di osservare la gelosia, regolarla e trasformarla in comunicazione autentica.
- HRV bassa → dominanza ortosimpatica (impulsi aggressivi/controllo) o vago dorsale (chiusura/freddo distacco).
👉 Una donna con buona
autoregolazione trasforma la gelosia in dialogo sui bisogni emotivi.
👉
Un uomo autoregolato riesce a gestire la rabbia e a chiedere sicurezza senza
imporla.
🔹 Conclusione
La gelosia non è una prova d’amore, ma un segnale da interpretare:
- Quale ferita sta parlando?
- Il mio sistema nervoso si sente al sicuro o minacciato?
- Sto comunicando bisogni o sto cercando di controllare?
La crescita in coppia non nasce dal negare la gelosia, ma
dal trasformarla in consapevolezza.
Quando questo accade, cuore, respiro e mente tornano in coerenza.
✍️ Gaspare Beltrano
HRV Specialist – Osteopata
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