OMOCISTEINA: un esame che può fare la differenza
Cos’è l’omocisteina?
L’omocisteina è un marker metabolico, osseo e vascolare, indicatore di metilazione, rischio cardiovascolare e fragilità ossea.
L’omocisteina è un amminoacido prodotto naturalmente quando il corpo metabolizza la metionina, presente nelle proteine animali e vegetali.
La metionina è un amminoacido essenziale che assumiamo con la dieta e che funge da carburante per molti processi vitali. Da essa nasce l’omocisteina e, se il ciclo funziona correttamente, produce energia, ormoni, neurotrasmettitori e antiossidanti. Se invece si blocca, l’omocisteina si accumula diventando un rischio per cuore, cervello e tessuti.
In condizioni normali viene “riciclata” grazie alle vitamine
del gruppo B.
Quando questo processo si inceppa – per carenze nutrizionali, stress cronico o
predisposizione genetica – l’omocisteina si accumula nel sangue.
Sintomi frequenti legati a omocisteina alta
• Stanchezza cronica e mente “annebbiata” (sonno e
rigenerazione)
• Difficoltà di memoria e concentrazione (asse intestino-cervello)
• Mal di testa o emicranie ricorrenti
• Ansia, sbalzi d’umore, depressione (teoria polivagale)
• Pressione alta o palpitazioni
• Dolori muscolari e articolari senza motivo chiaro
• Aborti ricorrenti o difficoltà di concepimento (fertilità)
Perché si alza l’omocisteina?
- Carenza
di vitamine del gruppo B
B9, B12 e B6 sono indispensabili per smaltire l’omocisteina. Se mancano, si accumula. - Mutazione
genetica MTHFR
Varianti come C677T o A1298C riducono la capacità di utilizzare l’acido folico → vedi omocisteina e MTHFR. - Alimentazione
scorretta
• Troppi zuccheri raffinati, alcol e fumo.
• Pochi alimenti ricchi di folati, colina e betaina (verdure a foglia verde, uova, barbabietola, quinoa). - Stress
cronico e infiammazione
Il cortisolo alto:
• consuma vitamine del gruppo B
• aumenta l’infiammazione e lo stress ossidativo
• altera i processi di metilazione
La metilazione è un processo biochimico con cui il
corpo aggiunge gruppi metile (-CH3) a DNA, proteine e neurotrasmettitori,
regolando geni, ormoni ed energia cellulare.
È fondamentale per detossificazione, equilibrio emotivo, memoria e prevenzione
di infiammazione e invecchiamento precoce.
Qui entra in gioco l’HRV (Heart Rate Variability): Equilibrio Stress/Benessere. Nervo Vago: Biomarcatore e Target Terapeutico per Salute, Longevità e Performance, equilibrio tra ortosimpatico e parasimpatico.
- Se l’HRV è basso → lo stress cronico prevale, la metilazione si riduce e l’omocisteina tende ad aumentare.
- Se l’HRV è alto → il corpo mantiene resilienza, capacità antiossidante e corretta gestione dei processi biochimici.
In questo senso, l’HRV diventa un alleato pratico per monitorare lo stress e capire se la gestione di alimentazione, integrazione e sonno sta davvero funzionando.
Leggi di più su infiammazione cronica silente.
- Patologie
e farmaci
• Malattie renali e tiroidee
• uso prolungato di farmaci (es. IPP)
• malassorbimento intestinale (celiachia, disbiosi, intestino irritabile) → vedi microbiota e disbiosi. - Età
e stile di vita sedentario
Con l’età il metabolismo rallenta, e la sedentarietà peggiora la situazione.
Cosa succede se l’omocisteina è alta?
• Sistema cardiovascolare: irrita e indebolisce i
vasi sanguigni, favorendo aterosclerosi, infarto e ictus.
• Coagulazione: aumenta il rischio di trombosi.
• Cervello e sistema nervoso: riduce serotonina e dopamina, favorendo
ansia, depressione, decadimento cognitivo, Alzheimer.
• Fertilità e gravidanza: difficoltà di concepimento, aborti ricorrenti,
rischio di preeclampsia e difetti del tubo neurale.
• Ossa e tessuti: indebolisce collagene e cartilagini, aumentando il
rischio di osteoporosi.
Il paradosso dei valori “normali”
Molti laboratori considerano “accettabili” valori fino a
12–15 µmol/L.
In realtà, già sopra i 9 µmol/L il rischio cardiovascolare, neurologico
e infiammatorio aumenta in modo significativo.
La buona notizia
L’omocisteina si può ridurre con strategie semplici ed
efficaci:
• Vitamine del gruppo B nelle forme attive (B9 metilfolato, B12
metilcobalamina, B6 P5P)
• Nutrienti utili come colina e betaina (presenti in barbabietola, spinaci,
quinoa)
• Cura del microbiota e delle tight junctions
• Riduzione di fumo, alcol e zuccheri, insieme a regolare attività fisica
• Gestione dello stress e del sonno (HRV, nervo vago, via colinergica
antinfiammatoria)
Perché è importante controllarla
L’omocisteina è il filo che unisce genetica, nutrizione, HRV e stile di vita.
Controllarla almeno una volta l’anno significa fare vera
prevenzione su:
• Cuore e vasi sanguigni (profilo lipidico, colesterolo e metabolismo)
• Cervello e memoria (asse intestino-cervello)
• Gravidanza e fertilità
• Invecchiamento e longevità (teoria polivagale, nervo vago, HRV)
Se l’omocisteina è superiore a 10 µmol/L nonostante una buona integrazione con vitamine del gruppo B (es. Homogheos Reg), è probabile un blocco genetico del metabolismo del folato (gene MTHFR) → in questo caso va eseguito il test genetico MTHFR C677T e A1298C per capire se la metilazione è compromessa.
Articoli correlati
• Teoria
Polivagale
• Il
Potere del Sonno: rigenera corpo e mente
• Come
funziona l’asse intestino-cervello
• Inibizione
metabolica: il blocco del metabolismo
• Rompere
i vecchi schemi
• Microbiota,
Giunzioni Strette, Nervo Vago e Osteopatia Viscerale Disbiosi
• Le
9 forme di infiammazione cronica silente
• Reflusso
gastroesofageo: cause fisiche ed emotive
• Istamina:
tutto quello che devi sapere
• Omocisteina:
un esame che può fare la differenza

Commenti
Posta un commento