Stress, Orecchio e Nervo Vago:
Quando il Corpo Parla Attraverso l’Equilibrio e la Postura
I disturbi dell’orecchio interno – come vertigini, instabilità, acufeni e sensazioni di “ovattamento” – non sono sempre riconducibili a cause esclusivamente meccaniche o otorinolaringoiatriche.
In
molti casi, sono il risultato di una disregolazione del sistema nervoso
autonomo (disequilibrio tra stress e recupero), in particolare dell’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene),
del nervo vago valutabile con HRV (variabilità della frequenza
cardiaca).
Ma c’è di più: la postura e il sistema di equilibrio vestibolare sono
intimamente connessi con il nostro stato di stress e con la qualità delle
informazioni sensoriali che il cervello riceve.
1. Otoliti e sistema vestibolare: cosa sono e perché si alterano
Gli otoliti (utrìcolo e sàcculo) sono piccoli organi dell’equilibrio situati nell’orecchio interno.
Contengono dei cristalli di carbonato di calcio che si muovono quando incliniamo la testa o cambiamo posizione nello spazio. Questi micro-movimenti attivano cellule sensoriali che inviano al cervello informazioni fondamentali per mantenere l’equilibrio e una postura stabile e centrata.
Quando però gli otoliti si spostano fuori sede (condizione nota come VPPB, Vertigine Parossistica Posizionale Benigna), o diventano iper-reattivi a causa di stress cronico, infiammazione o microinfiammazioni del sistema neurovestibolare, possono causare:
- vertigini o instabilità posturale
- oscillopsia (sensazione che gli oggetti si muovano)
- compensazioni muscolari cervicali e lombari
- disturbi della coordinazione visuo-posturale
Le cause principali di disfunzione otolitica possono includere:
- infezioni virali dell’orecchio interno
- stress cronico e disregolazione del nervo vago
- traumi cranici o cervicali
- infiammazione sistemica e leaky gut
- squilibri ormonali (in particolare nelle donne)
- carenza di vitamina D, magnesio e antiossidanti
2. Postura, stress e sistema vestibolare: un dialogo continuo
La postura non è solo muscolare. È un output cerebrale multisensoriale che integra informazioni da:
- occhi (sistema visivo)
- piedi (propriocettori plantari)
- orecchio interno (sistema vestibolare e otoliti)
Quando uno di questi sistemi è alterato – ad esempio per un’errata integrazione otolitica o per uno squilibrio vagale – il corpo può sviluppare compensazioni posturali, tensioni croniche e affaticamento muscolare.
Questo spiega perché molte persone con vertigini da otoliti lamentano anche:
- rigidità cervicale o mal di schiena
- sensazione di "barcollare" anche da fermi
- atteggiamento di chiusura posturale (legato alla risposta di freezing)
Un’HRV bassa e un nervo vago ipofunzionante sono spesso presenti in questi soggetti, con un blocco del sistema parasimpatico ventrale e un eccesso di controllo simpatico (attaco/fuga) o vagale dorsale (blocco o Freezing).
3. Il legame con l’infiammazione e la barriera intestinale
Il collegamento tra intestino, postura e orecchio passa anche dalla permeabilità della mucosa intestinale.
Quando le tight junctions si aprono per effetto dello stress, dell’alimentazione scorretta o di carenze nutrizionali, l’organismo entra in uno stato di infiammazione sistemica latente.
Questo può colpire anche l’orecchio interno, influenzando i liquidi endolinfatici e alterando la funzionalità degli otoliti.
4. Regolazione vagale e adattogeni per ripristinare l’equilibrio
Il nervo vago, se correttamente attivato, modula non
solo la risposta immunitaria e la digestione, ma anche il tono posturale e il
bilanciamento vestibolare.
Tecniche di respirazione lenta, stimolazione vagale auricolare, esercizi
oculari, lavoro cranio-sacrale e integrazione mirata con adattogeni possono
facilitare il ritorno a uno stato di omeostasi neurovegetativa.
Micronutrienti come magnesio, zinco, vitamina D, omega-3 e fitoterapici come ashwagandha e rhodiola sostengono la funzione vagale e riducono il carico allostatico sull’organismo.
5. Quando l’equilibrio si blocca: freezing posturale
Alcuni soggetti non presentano vertigini violente ma una condizione di blocco posturale, congelamento delle risposte motorie e iposensibilità sensoriale.
È lo stato di freezing, tipico della risposta vagale dorsale in fase estrema. In questi casi si osserva:
- postura rigida e instabile
- disconnessione tra corpo e ambiente
- riduzione delle variazioni HRV
- fatica mentale e lentezza decisionale
Conclusioni
Gli otoliti, la postura e lo stress sono componenti di un
unico sistema di regolazione che coinvolge cervello, intestino, sistema
immunitario e ormonale.
Un approccio integrato che consideri l’asse HPA, il nervo vago,
l’HRV, l’infiammazione sistemica, la funzione intestinale
e il profilo ormonale è essenziale per aiutare il paziente a recuperare
equilibrio, energia e centratura posturale.
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