🔥 Burnout: quando il lavoro consuma il corpo, il sistema nervoso e la resilienza
HRV, nervo vago e regolazione autonoma: le chiavi per affrontare un mondo professionale sempre più stressante.
Sempre più persone arrivano a un punto in cui non riescono più a reggere il peso delle proprie giornate lavorative.
Stanchezza che non passa, mente annebbiata, insonnia, cali di umore, ansia, mancanza di entusiasmo: tutto questo ha un nome. Burnout.
Il burnout non è solo "stress".
È una condizione clinica riconosciuta dall'OMS, causata da stress cronico mal gestito, che si manifesta con esaurimento fisico, emotivo e mentale.
Ma cosa succede davvero nel nostro corpo? E perché alcune persone resistono meglio di altre?
🧬 Il sistema nervoso autonomo sotto assedio
Il nostro sistema nervoso autonomo è progettato per adattarsi agli stimoli:
alterna periodi di attivazione (sistema simpatico) a momenti di recupero (sistema parasimpatico, vagale).
Nel burnout, questa alternanza si rompe.
L'organismo resta bloccato in modalità "sopravvivenza", con il nervo vago ipoattivo e un tono simpatico cronicamente elevato. Il risultato?
- Cortisolo sempre alto
- Mancanza di recupero
- Infiammazione silente
- Disfunzioni intestinali, ormonali e cognitive
La HRV (Heart Rate Variability) è uno degli strumenti più sensibili per valutare questa condizione.
Una HRV bassa indica scarsa flessibilità neurofisiologica, resilienza ridotta e rischio di crollo psicofisico.
🏋️ Il lavoro moderno: richieste crescenti, risorse in calo
L'ambiente lavorativo attuale richiede:
- velocità decisionale costante
- reperibilità continua (email, notifiche, messaggi)
- multitasking incessante
- iperconnessione e controllo
- instabilità relazionale ed emotiva
Tutto questo spreme il sistema nervoso e porta al crollo di chi non riesce più a "regolare il carico".
Il burnout non colpisce i deboli, ma chi resiste troppo a lungo senza strumenti adatti.
🌱 Uscire dal burnout: ripristinare la regolazione vagale
Per affrontare (e prevenire) il burnout, serve riprogrammare il sistema nervoso e tornare a uno stato di equilibrio dinamico. Le chiavi sono:
🔹 Valutare la HRV per
comprendere il livello di sovraccarico
🔹
Attivare il nervo vago con tecniche come:
- respirazione lenta e coerenza cardiaca
- humming vagale
- osteopatia vagale e viscerale
🔹 Potenziare la resilienza: non come sforzo, ma come capacita di recuperare
🔹 Integrare sonno, alimentazione e ritmi naturali
🔹 Rieducare la mente e il corpo alla pausa, al limite e alla presenza
🔍 Conclusione
Il burnout è la voce del corpo che ci dice: “Così non posso più andare avanti”.
Ascoltarla non è un segno di debolezza, ma di intelligenza biologica.
Lavorare sulla HRV, sul nervo vago e sulla capacità di autoregolazione è oggi più che mai una strategia di sopravvivenza nel lavoro moderno.
Se ti riconosci in questi segnali, contattami per una valutazione HRV e un percorso personalizzato di riequilibrio neurofisiologico.
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