Nervo Vago, Tight Junctions e Malattie Autoimmuni: il filo invisibile dell'infiammazione
Il nervo vago, attraverso la sua via colinergica antinfiammatoria, svolge un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio tra sistema nervoso e sistema immunitario. Una delle sue funzioni più rilevanti è la regolazione dell’infiammazione sistemica tramite il rilascio di acetilcolina, che si lega ai recettori nicotinici α7 (α7nAChR) presenti sui macrofagi, inibendo la produzione di citochine pro-infiammatorie come TNF-α, IL-1β e IL-6.
Ma il nervo vago non agisce solo a livello sistemico: recenti evidenze indicano che modula anche l’integrità delle tight junctions — le giunzioni serrate che sigillano le cellule epiteliali dell’intestino.
Se le tight junctions si “aprono”, l’organismo è vulnerabile
Quando il tono vagale si riduce — ad esempio a causa di stress cronico, sedentarietà, alimentazione infiammatoria o cattiva qualità del sonno — si abbassa anche l’attività della via colinergica.
Questo può compromettere la funzione barriera delle tight junctions, portando a:
- Aumento della permeabilità intestinale ("leaky gut")
- Passaggio di antigeni, batteri e tossine nel circolo sanguigno
- Attivazione del sistema immunitario in modo abnorme
- Infiammazione cronica silente
- Rischio aumentato di malattie autoimmuni (tiroidite di Hashimoto, celiachia, artrite reumatoide, psoriasi, sclerosi multipla...)
Il nervo vago come regolatore di frontiera
Una buona attività vagale favorisce la chiusura delle tight junctions e protegge l’organismo dall’iperpermeabilità intestinale, riducendo l'esposizione cronica a trigger immunitari. È per questo che strategie di attivazione vagale (respirazione lenta, esercizio moderato, dieta antinfiammatoria, HRV training, osteopatia vagale) sono considerate oggi strumenti chiave nella prevenzione delle patologie croniche e autoimmuni.
In sintesi
Il nervo vago, attraverso la via colinergica antinfiammatoria, contribuisce a mantenere la barriera intestinale integra.
Quando questa regolazione fallisce, la permeabilità delle tight junctions aumenta, esponendo l’organismo a processi infiammatori persistenti che possono evolvere in malattie autoimmuni.
Commenti
Posta un commento